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#11 Brutal Playlist: i più ascoltati da queste parti!

L’estate sta giungendo al termine, tutto sta per tornare alla normalità e, di conseguenza, speriamo che con l’arrivo dell’autunno finisca questo revival del thrash metal perché, siamo sinceri fino in fondo, tenendo presenti le dovute eccezioni ci ha sbrindellato i testicoli con tutte queste uscite mediocri: basta! Tra i già troppi cd/file promozionali che ci arrivano ogni giorno, diventa sempre più difficile trovarne qualcuno che nelle note di presentazione non ficchi in qualche modo la parola ‘thrash’, dall’uscita descritta come thrash metal vecchia scuola a quella che, pur trattandosi di funeral doom alla Unholy, deve comunque ricordare che un ex membro, oggi dedicatosi alla semina delle castagne, in gioventù militava nella sconosciutissima band tale x che faceva thrash. Per fortuna siamo lontani dagli anni in cui se non suonavi power metal alla Stratovarius non avevi diritto ad esistere, ma ci manca poco. Ho dei terrificanti incubi se ripenso alle copertine dei giornali dell’epoca, per non parlare delle recensioni e delle interviste, sembrava la fiera del rincoglionito. Leggi il resto di questa voce

Vincenzo Barone ci racconta un Chuck Schuldiner inedito, l’inizio di una storia incredibile: MANTAS “Death By Metal” (Relapse)

E adesso? Come affrontare un recensione di questo tipo? Tirando le orecchie alla Relapse che forse, e dico forse, sta speculando un tantino troppo sulla memoria del mai troppo compianto Chuck Schuldiner (sono tra quelli che ogni anno ricordano la sua tragica prematura scomparsa con un groppo in gola, lo ammetto, e sono un adepto estremista del verbo Death)? Sottolineando come, nonostante aggiustamenti vari ed una accurata ripulitura, la resa sonora generale sia davvero poco più che amatoriale e sembra davvero di ascoltare un demo di qualità media dell’epoca, quindi ben poca cosa rispetto a quanto, anche a livello undergound, si è generalmente in grado di offrire oggi? Leggi il resto di questa voce

CHUCK SCHULDINER e l’assenza di vergogna: come la Relapse lucra sulla buonanima

Ok, Chuck è morto e lo sappiamo tutti, ma da quel giorno almeno tre case discografiche hanno provato ad alzare soldi sfruttando una tragedia umana. Prima la Nuclear Blast con un live dvd postumo, poi la Karmageddon (ex Hammerheart) con gli “Zero Tolerance 1 & 2”, ovvero le parti inedite e demo del mai uscito nuovo album dei Death e di “The Sound Of…”. Infine, a fare veramente la parte dello schifo ci ha pensato la Relapse che, non contenta di avere rimesso in circolo l’ennesima ristampa di tutti i dischi dei Death, inclusi i Control Denied ed un live, arricchiti con i soliti bonus che nel bene o nel male tutti già avevano, adesso ci propone la ristampa delle registrazioni dei Mantas, la prima band di Schuldiner. Leggi il resto di questa voce

AUTOPSY – “All Tomorrow’s Funerals” (Peaceville)

Si innalzino i putrescenti vessilli delle legioni del caos, i signori del gore sono tornati! Proprio loro, la band più putrida, macabra e sanguinolenta che abbia mai infestato questo e l’altro mondo risorge dalla cripta purulenta con un nuovo capitolo da cui voi piccoli collezionisti di ossa non potete sottrarvi. La release in questione contiene alcuni brani di recente registrazione (probabilmente delle B-sides del loro ultimo “Macabre Eternal”) unitamente alla riedizione di vecchio ed introvabile materiale, tra cui il mitico ep ”The Tomb Within”. Naturalmente gli elementi che hanno fatto degli Autopsy una leggenda “vivente” del death metal ci sono tutti: la batteria e la voce di quel vivisettore per tendenza che risponde al nome di Chris Reifert non hanno perso un centimetro di quel fuligginoso e maligno genio che vanta sin da quando ebbe, nel lontano 1986, l’infausta idea di fondare, con un altro allora sbarbatello come lui, una band chiamata Mantas che, a seguito del contratto ottenuto su Metal Blade, rinominarono Death (vi dice niente?)! Leggi il resto di questa voce