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RAMMSTEIN: baby industrial boyz!
I Rammstein sono un cazzo di culto, insieme a pochi altri nomi sono la cosa più bella partorita dal nostro brutalissimo music biz dagli anni ’90 ad oggi, altro che tutte quelle cagate che 2 metal kids su 3 seguivano con devozione onanistica. Marziali, industriali, ironici, pesanti e pestoni, gli autori di “Mutter” hanno fatto realmente scuola, sia musicalmente che per presenza sul palco. Leggi il resto di questa voce
DEATHSTARS – “The Greatest Hits On Earth” (Nuclear Blast)
Quando penso all’industrial mi vengono in mente nomi tutti eccezionali come Die Krupps, Ministry, Rammstein e pochi altri. Quando invece qualcuno mi nomina i Deathstars mi viene in mente la versione povera e puerile di Manson con tanto di coretti stupidi e riff da incanta struzzi. Ancora oggi non riesco a capire il successo di questa band, una pietosa versione oltremodo commerciale ed infantile del industrial più sputtanato, con tanto di richiami a quelle movenze darkettone per cui le giovani quindicenni di ieri ed oggi hanno sempre dato di matto. Un tempo i greatest hits erano roba per pochi grandissimi che, per non lasciare il pubblico troppo a lungo senza niente, se ne uscivano con un bel best of, magari con l’aggiunta di qualche inedito vincente, vi basta pensare all’ultimo “Made In Germany” dei Rammstein tanto per rimanere in tema. Leggi il resto di questa voce
RAMMSTEIN – “Made In Germany” (Universal)
Non è un caso se uno dei miei pochi veri vanti nella mia carriera di scribacchino sia l’essere stato il primo ad avere dato addirittura la copertina di un magazine ai Rammstein, ovviamente in Italia. A suo tempo mi presi non poche critiche dai soliti idioti, ma la storia mi diede ragione. Non a caso oggi i Rammstein sono considerati un must anche e soprattutto dal popolo ‘metal’, sempre se l’espressione popolo sia accettabile. Con tutto questo non voglio dire che sono stato io ad importare la band in Italia, ma di sicuro ho dato un mio piccolo contributo. Perché i Rammstein sono diventati così importanti? Leggi il resto di questa voce
RAMMSTEIN: beccatevi il nuovo video!
Ricordo che quando conobbi i Rammstein era da poco uscito “Sehnsucht”, parliamo di metà degli anni ’90. Al tempo frequentavo con tutti gli amici le serate industrial del Black Out, quando questo stava vicino San Giovanni ed era l’unico punto di riferimento per chi ascoltava metal, gothic, punk, industrial e e tutta la roba più alternativa in circolazione. Ricordo bene che quando il dj metteva “Du Hast” si creava il panico in sala, non esagero, tutti ballavano quel brano e tutti amavano i Rammstein, robe che oggi ti sembrano follie. Leggi il resto di questa voce
SAMAEL – “Lux Mundi” (Nuclear Blast)
Consumata la parentesi purista di ritorno, forse un tantino paraculo a dire il vero, alle radici black metal, i Samael riprendono il loro cammino artistico con “Lux Mundi”, lavoro che tende a fondere non con malcelato mestiere, il passato avanguardistico con le sonorità più estreme che tanta malsana gioia hanno regalato agli estimatori della Nera Fiamma. Ecco quindi che questo platter non sembra aggiungere niente di memorabile allo scibile sonoro degli svizzeri, ma puntella quanto sciorinato negli anni grazie ad una prova sufficientemente credibile e trascinante. Leggi il resto di questa voce
SAMAEL – “Lux Mundi” (Nuclear Blast)
Perdonatemi se, prima di iniziare la recensione di “Lux Mundi”, mi permetto di rispondere pubblicamente ad un figlio di puttana, succhia cazzi e frocio che ha mal commentato la mia recensione di quella balena meglio conosciuta come Sarah Jezebel, mi riferisco a tale Alberto che ha definito la mia prosa una ‘zozzura’. Bene, cara la mia merdaccia, perché invece di nasconderti dietro un pc non me lo vieni a dire in faccia così ti faccio conoscere un paio di amici negri che lavorano nei campi e non vedono buchi da almeno due anni? Ok, dopo lo sfogo, passiamo ai Samael. Avete presenti dischi come “Passage” e “Eternal”, quelli che hanno anticipato di molto gli idolatrati Rammstein e compagnia industriale che tanto piacciono alle zoccolette gotiche? Ok, i Samael sono tornati a fare quella roba che a me piaceva tanto ed hanno deciso di smetterla con questa presa per il culo del ritorno al black metal, erano mediocri a suo tempo ed erano ridicoli oggi. Leggi il resto di questa voce