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The Match: SALTATIO MORTIS VS END OF GREEN
Ricordo che ai tempi, tanti tanti tanti anni fa, quando mi adoperavo per recensire certi dischi, provavo quasi disgusto, non a caso venivo considerato uno dalla stroncatura facile. Con il senno del giorno dopo, l’unica scienza perfetta, mi pento e mi dolgo? Assolutamente no, se potessi farei anche di peggio, ma ho perso un po’ di smalto, lo so. Leggi il resto di questa voce
Diciamo le cose come stanno, ci avete rotto i coglioni, capito? SOUNDGARDEN – “King Animal” (Universal)
Dico io, potrò essere un po’ incazzato o no? Quando ero piccolo mi stava sul cazzo Ray Manzarek perché, indifferente di fronte alla morte di Morrison, aveva prodotto due dischi firmati The Doors (due autentiche merde) pur di mangiare ancora qualcosa. Ero convinto che Manzarek rappresentasse uno dei rari casi del più pessimo gusto nella storia del rock, povero illuso. Con il passare degli anni ho invece visto ciò che non volevo vedere… Band su band che si riunivano, morti che ritornavano a camminare pur avendo un mezzo demo alle spalle e le solite teste di cazzo che parlavano di culto. Culto? Ma ve lo do io il culto, nel culo ve lo do, mortacci vostri! Leggi il resto di questa voce
Cosa mi ascolto oggi? KISS – “Destroyer [Resurrected]” & KATATONIA – “Dead End Kings”
Ci sono dei tabù non detti nel nostro circuito che provocano non pochi imbarazzi. Per non si sa quale motivo alcune band sono intoccabili a priori. Ad esempio, ti possono capitare quei dischi che apparentemente catalogare è difficile perché tutti ci ‘devono’ sentire ciò che non è, come ad esempio “Dead End Kings” dei Katatonia, ma che tutti apprezzano a priori e guai a chi dice la verità. Partiamo perciò proprio dalla band svedese. Sarò ottuso, o come preferite definirmi, ma per me i Katatonia dopo “Brave Murder Day”, uno dei capolavori assoluti del gothic/death di ieri, oggi e domani, potevano tranquillamente sciogliersi, avevano inciso il massimo e non c’era bisogno di scrivere altro. Leggi il resto di questa voce
BLACK WIDOW – “Sleeping With Demons” (Cargo)
Clive Jones è un vecchio amico, ma in vita mia tutto avrei pensato tranne che un giorno avrei avuto l’occasione di recensire un nuovo album dei Black Widow, cult band progressive scioltasi nel lontano 1973 che sconvolse il Regno Unito per i suoi testi esplicitamente satanici e per gli show ai limiti del censurabile. Avere tra le mani un nuovo album di inediti firmato dagli stessi autori di uno dei dischi fondamentali del dark sound tutto, “Sacrifice”, per il sottoscritto è stato un momento di quelli che ricorderò per sempre. Lo so, non dovrei pormi da fan, è poco professionale, ma qui non stiamo parlando di una band qualsiasi, stiamo parlando di uno dei pilastri della storia della ‘nostra’ musica, forse l’unico nome che per oscurità può considerarsi qualitativamente vicino ai più inarrivabili Black Sabbath degli esordi. Leggi il resto di questa voce
BLIND FOOL LOVE: la strage del cuore!
Intervista raccolta da Tarja Virmakari
Quella dei Blind Fool Love potrebbe sembrare una delle tante storie a lieto fine di cui è piena la storia del rock; un gruppo di ragazzini con tanta voglia di prendere a calci in culo il mondo si mettono a suonare insieme, usano la rete per promuoversi et voilà, dopo qualche anno di dura gavetta arriva il contrattone con la major, in questo caso la Sony. Leggi il resto di questa voce
MASTODON – “The Hunter” (Roadrunner)
Ci sono recensioni che non vorrei mi venissero affidate. Nei miei estremismi ho sempre preferito mantenere un low profile per quel che riguarda le band da recensire, evitando accuratamente di andare a toccare le corde ‘deboli’ del mercato. Non ho mantenuto certi atteggiamenti per chissà quali motivi, solo che preferisco una sana risata e due vaffanculo a quelle che so essere polemiche stupide che finiscono nelle solite tarantelle che non piacciono a nessuno. Di tutto questo Aldo non ne ha tenuto conto e mi ha dato da recensire “The Hunter”, il nuovo album dei Mastodon, nonché futura causa di molteplici discussioni fra fan e detrattori. Leggi il resto di questa voce
THE GATHERING: beccatevi il nuovo video!
Di acqua sotto i ponti dagli esordi dei The Gathering ne è passata non poca. C’é stato un momento, tanti e tanti anni fa, in cui sembrava che la band stesse per entrare nella ristretta cerchia delle rock star più importanti del mondo, ma fu solo un fuoco fatuo. Il problema non furono i brani o chissà cosa, furono semplicemente le possibilità economiche, gli investimenti, perché con la Century Media a più di un tot non potevi arrivare, non c’era niente da fare. Leggi il resto di questa voce