Archivio dell'autore: Aldo Luigi Mancusi
La virile mazza di Thor: MANOWAR – “The Lord Of Steel” (Magic Circle)
Parlare dei Manowar… Cavolo i Manowar… La croce e la delizia del metal degli ultimi 20 anni… Ricordo i Manowar quando erano stupidi, ma meno di adesso. Quando sulle pagine di Metal Hammer ai tempi di “Triumph Of Steel”, disco superlativo, i 4 servi di Odino dicevano testualmente che ‘i Metallica erano grandi, ma loro erano i re’. Che ricordi, quando mio cugino Fabio mi sbrindellava i coglioni con l’acuto di Adams sulla bellissima “Thor”, o quando un mio amico, Piero, mi sfilettava il prepuzio con gli assoli di DeMaio. Personalmente ho sempre avuto un approccio bipolare verso questi ragazzotti americani: da un lato li ho sempre trovati un ascolto immancabile e bellissimo (ancora oggi non mi faccio mancare qualche bel passaggio di “Hail To England” o “Gloves Of Metal”), dall’altro li ho sempre trovati esageratamente idioti, ma non tanto loro quanto i fans, una mandria infinita di reietti che ha preso troppo sul serio cazzate come faith, warriors, true e via dicendo. Leggi il resto di questa voce
Il lato più bestiale dell’essere umano: ONICECTOMY – “Drowning For Salvation” (Coyote Records)
Chi di voi segue con interesse Brutal Crush sa molto bene quanto noi apprezziamo il lato più putrido e lercio della musica, robe come Sore Throat e Lawnmover Deth per noi sono romantiche come può essere Tiziano Ferro per una 15enne in crisi ormonale ed un po’ rincoglionita. Capirete bene che, da quando abbiamo deciso di dare seriamente spazio alle realtà più estreme dell’underground nazionale e non, siamo stati realmente sommersi da un’infinità di file, cd e via dicendo. Questa volta abbiamo deciso di presentarvi l’album di una band di casa nostra, una sorpresa genuinamente brutale, gli Onicectomy. Leggi il resto di questa voce
Lei non lo sa succhiare bene? Mandala a scuola!
Fino a ieri abbiamo esitato prima di pubblicare questa notizia ai limiti dell’incredibili, non che tutte le altre amenità che abbiamo pubblicato fossero credibili, sia chiaro, ma questa abbiamo deciso di postarla sul blog solo dopo avere avuto un’immagine fotografica che rendesse la notizia inconfutabile. Leggi il resto di questa voce
C’é chi va al Gods Of Metal e c’é chi va al Gods Of Grind: dai sfogo alla tua brutalità!
Si sa, noi di Brutal Crush siamo sempre stati dalla parte dell’underground più becero, malsano ed estremo. Così non ci venite a chiedere il perché, ma era naturale che supportassimo quello che per noi tutti è il festival dell’anno, una tre giorni (21/24/25 Giugno) anarcogrind con Nasum, Napalm Death, Wormrot, TSUBO, Buffalo Grillz e tanti altri macellai del suono con le mani sporche di sangue e le vostra interiora fra i denti! Come se non bastasse l’evento si svolgerà qui a Roma, perciò col cavolo che ci sposteremo per andare da qualche altra parte. Leggi il resto di questa voce
VINICIO CAPOSSELA: ci hai brutalmente tritato i coglioni!
Lo so, il nome di Capossela non è molto in linea con i suoni che più tradizionalmente vengono commentati su Brutal Crush, ma non penso sia un problema. Anche se lo fosse, chissene. Ogni buon alcolista, magari mezzo tossico, con un’eterna scimmia depressiva nell’anima, ha sempre a portata di mano alcune cose fondamentali: un libro di Bukowski, almeno 4 litri di birra (preferibilmente Moretti), tabacco, erba ed un paio di classici di Nick Cave e Tom Waits a scelta, in pratica il massimo per una serata, sia soli che in compagnia. Leggi il resto di questa voce
E’ iniziata l’apocalisse degli zombi? Se così fosse, sparategli in testa!
Detta così sembra una cazzatona di quelle che non fanno neanche ridere, ma non lo è! Noi di Brutal Crush l’abbiamo sempre saputo, e come se l’abbiamo sempre saputo, gli zombi esistono! Non ci credete? Siete ancora sotto l’influenza del ‘grande fratello’ che vi offusca la mente? Ok, allora leggete quanto è successo neanche poche ore fa a Miami: un uomo, deambulando per strada completamente nudo, ha aggredito un barbone strappandogli parti del volto a morsi e cibandosene. Leggi il resto di questa voce
Un disco che dura 87 secondi? I tipi della Earache l’hanno fatto, ascoltalo su Brutal Crush!
Tutti coloro i quali tra voi lettori hanno da tempo superato i 35 anni, ricorderanno l’effetto che ‘ci’ fece “You Suffer” dei Napalm Death appena ascoltata, un brano che durava un solo fottutissimo secondo! La Earache fu per un lungo periodo la label estrema per eccellenza, non c’era storia, nel suo rooster aveva i migliori, dai Carcass ai Morbid Angel, dai Cathedral fino ai Napalm Death, in pratica parliamo di quello che era il meglio in assoluto. Leggi il resto di questa voce
MISFITS: reunion in vista? Non è detto, per il momento si suona qualche vecchio classico insieme
I Misfits sono un nome che, se a suo tempo non ha goduto di chissà quali glorie, grazie ai Metallica ed alle loro t-shirt è diventato un culto, uno dei primi e più emblematici casi della storia del rock per quel che riguarda la forza del merchandising (addirittura oggi si vendono più magliette e gadgets che dischi, ma è una storia diversa). Tutto questo lo sa bene sua maestà Glenn Danzig che, sulla gloria postuma della sua ex band, ci ha costruito una carriera invidiabile, prima con i seminali Samhain poi con i Danzig, merito soprattutto di una manciata di dischi superlativi, sia chiaro. Nessuno ha mai detto che il buon Glenn sia mai campato sugli allori, ci teniamo a ribadirlo, non a caso proprio il suo ultimo disco con i Danzig, “Deth Red Sabaoth“, ne ha universalmente segnato la rinascita artistica. Bene, dopo anni che proprio lui per primo ha detto no ad una reunion con i suoi ex compagni, pochi giorni fa ha ospitato sul palco niente meno che Doyle, l’ex chitarrista dei Misfits con cui è sempre rimasto in buoni rapporti. Sia questo il primo segno di una imminente reunion? Sapranno riconciliarsi Glenn e l’ex compagno di liceo, Jerry Only? Non lo sappiamo, anche se sinceramente ci speriamo Non ci speriamo come in una bella reunion degli Samhain, sia chiaro, ma a noi di Brutal Crush piacciono le cose strane, non ve lo dobbiamo certo ricordare ogni due per tre. Leggi il resto di questa voce
Non li conosce nessuno per il momento, ma questi tizi vi prenderanno a calci nel culo: CYCLOPIAN – “Cyclopian”
Come abbiamo già accennato parlando dei grandissimi Belzebong, la rete dona finalmente la possibilità, anche a chi non ha i mezzi o le possibilità giuste, di farsi conoscere in tutto il mondo saltando a pié pari qualsiasi discorso discografico legato alla distribuzione fisica. Niente più dipendenze dalle esigenze dell’art director di turno o della moda. Le nuove generazione, più di chi ha già consolidato il suo nome, hanno la meravigliosa possibilità di suonare quel che vogliono nella più ampia delle libertà. Leggi il resto di questa voce
Il nuovo record di Lisa Sparxxx, un porcile a forma di donna!
Credeteci o no, c’é gente che si impegna seriamente per superare i record più bizzarri, cose come quante noci sgusci in 60 secondi usando le natiche, chi fa il castello di sabbia più resistente modellandolo con le ascelle e via così per una serie infinita di cazzate. Lisa Sparxxx, notissima attrice hard americana, non scherza quando decide di battere un record. Bene, la nostra bella maggiorata, contro ogni pronostico, è riuscita nell’ardua impresa di fare una gang bang con la bellezza di 919 uomini contemporaneamente, roba da latrina umana del piacere. Leggi il resto di questa voce
CHUCK SCHULDINER e l’assenza di vergogna: come la Relapse lucra sulla buonanima
Ok, Chuck è morto e lo sappiamo tutti, ma da quel giorno almeno tre case discografiche hanno provato ad alzare soldi sfruttando una tragedia umana. Prima la Nuclear Blast con un live dvd postumo, poi la Karmageddon (ex Hammerheart) con gli “Zero Tolerance 1 & 2”, ovvero le parti inedite e demo del mai uscito nuovo album dei Death e di “The Sound Of…”. Infine, a fare veramente la parte dello schifo ci ha pensato la Relapse che, non contenta di avere rimesso in circolo l’ennesima ristampa di tutti i dischi dei Death, inclusi i Control Denied ed un live, arricchiti con i soliti bonus che nel bene o nel male tutti già avevano, adesso ci propone la ristampa delle registrazioni dei Mantas, la prima band di Schuldiner. Leggi il resto di questa voce
Ti droghi, picchi i bambini ed ogni tanto non ti dispiace fare una pisciatina sull’aiuola del vicino? Allora sentiti questi: BELZEBONG – “Sonic Scapes & Weedy Grooves”
Ci sono band che spaccano a priori, anche solo per l’attitudine. I Belzebong sono una di quelle. Questo quartetto polacco suona il più acido, marcio, pestone e malato stoner/doom del globo: strumentale! Si, avete capito bene, fottutamente strumentale, esattamente come i nostri italianissimi Misantropus, la band dei fratelli Sanniti che ha fatto scuola a riguardo. Senza fare paragoni con il power trio capitolino, i Belzebong prendono i Black ‘fucking’ Sabbath di “Master Of Reality” e li stuprano, li imbottiscono di marjuana e gli fanno fare un trip a base di Kyuss e dei Cathedral più visionari. Questo gioiellino della ‘fattanza’ è composto da 4 brani a dir poco bestiali, la colonna sonora perfetta per film come “Il Grande Lebowsky” o, ancora meglio, “Paura E Delirio A Las Vegas”, roba acidissima, di quella che ben accompagnava le serate alcolico/lisergiche a casa di un mio vecchio amico sulla tangenziale quando, dopo le prime 2 bombe e qualche litro di birra, si passavano le ore a commentare la grandezza di Iommi. Leggi il resto di questa voce
Basta con i soliti spray! Hai problemi con gli insetti? Chiama Rob Zombie!
L’estate si sa, porta un sacco di problemi, incendi, bikini esagerati, code chilometriche al casello, ma nessuno di questi problemi vale quanto quello delle formiche, quei simpatici cosetti neri con le antenne che, a differenza della cicala, si fanno il mazzo tutto l’anno. Chi di voi non ha mai pensato “Ti pare possibile? Bastano due briciole e subito arriva un esercito di queste fottutissime formiche!”. Leggi il resto di questa voce
Roba che fa veramente male dentro: CANAAN – “Of Prisoners, Wandering Souls And Cruel Fears” (Eibon)
Ci sono band che hanno provato in tutti i modi a rappresentare nel modo più tangibile possibile concetti come dolore, sofferenza, morte, suicidio. In quante ci sono realmente riuscite? Poche, anzi pochissime, più che altro parliamo di qualche più o meno semisconosciuta band doom o qualche band di depressive black metal come i Nortt, ma si contano sulle punte delle dita. I livelli di cui qui parliamo vanno ben oltre la semplice poesia decadente di album comunque spettacolari come “Epicus, Doomicus, Metallicus” dei Candlemass, “The Angel And The Dark River” dei My Dying Bride o “Forest Of Equilibrium” dei Cathedral. Qui parliamo concretamente del nero più nero, della voglia di staccare la spina, del più violento dolore dell’anima. Bene, se cercate in una parola tutto questo, la colonna sonora perfetta per il vostro ultimo respiro ha un solo nome: Canaan. Leggi il resto di questa voce
#9 Brutal Playlist: i più ascoltati dai Crushers of the dead!
Era da un po’ che non vi proponevamo una delle nostre malsane classifiche, cosa ci volete fare, impegni e mancanza di tempo, nuove avventure e cocenti delusioni, tutte cose che ci hanno fatto smarrire la putrida via. Ad ogni modo eccoci di nuovo qui con una sanguinolenta classifica, la prima dopo la playlist di fine anno, ne è passato di tempo, eh? Fondamentalmente questa lunga assenza in realtà è scaturita da un solo motivo, siamo sinceri, dischi decenti da Gennaio ad oggi ne sono usciti veramente pochissimi, quasi nessuno. Leggi il resto di questa voce
Ieri come oggi, il numero uno: OZZY OSBOURNE – “Speak Of The Devil” (Eagle Rock)
Ve lo ricordate “Speak Of The Devil”, il favoloso live di Sir. Ozzy in cui venivano riproposti tutti i classici dei Black Sabbath che tanto fece incazzare sua maestà Tony Iommi? Bene, quel live registrato a poche settimane dalla morte di Randy, per questo privo delle hit firmate dal Madman, oggi finalmente ci viene riproposto in versione dvd ma con una scaletta diversa in cui trovano posto solo 3 classici dei Sabs, mentre per il resto è un’orgia del meglio estratto da “Blizzard Of Oz” e “Diary Of A Madman” con una formazione da sballo, forse la sua formazione migliore di sempre: Gillis alla chitarra, Sarzo al basso e Aldridge alla batteria. Leggi il resto di questa voce
Dark Shadows: Alice Cooper e Johnny Deep duettano alla premiére del nuovo film firmato Tim Burton!
Che Johnny Deep ed Alice Cooper siano diventati dei grandi amici da quando l’attore ha voluto jammare in un club con il vecchio Vincent, è cosa risaputa, così come è risaputo che proprio Mr. Nice Guy ha trovato in questa nuova amicizia una specie di ‘seconda occasione’. Infatti, alla faccia delle scarsissime vendite del comunque buono “Welcome 2 My Nightmare”, Alice è riuscito ad avere una parte neanche così marginale nel nuovo lavoro del cult director Tim Burton. Il perché di questa partecipazione? Deep si è fissato e si sa, quando Johnny comanda, Tim obbedisce, un po’ come il fu allenatore del Napoli con Maradona. Leggi il resto di questa voce
Alba Dorata? L’idiozia greca
Non ci piace parlare di politica su Brutal Crush, certamente non schifiamo qualche bel gossip a luci rosse, ma da quando Silvio è tornato a pensare solo al suo Milan, mah… Ci manca l’ispirazione. Questa volta però la notizia è di quelle brutali, una ‘novità’ che non siamo riusciti a darvi in tempo reale perché noi per primi siamo rimasti increduli. Bene, la storia del mondo ci ha insegnato che, quando nel popolo scatta la paura, automaticamente prendono piede gli estremismi. Leggi il resto di questa voce