IVAN MIHALJEVIC & SIDE EFFECTS – “Destination Unknown” (SG Records)

C’è un mondo di chitarristi che potrebbe essere veramente un mondo a parte! Dagli inizi degli anni ’80 il modo di suonare lo strumento più amato dal popolo del rock è totalmente cambiato. Da Malmsteen, a Satriani, a Vai, tre chitarristi completamente diversi tra loro, potrei continuare e citarvi tantissimi nomi, mi servirebbe lo spazio di un libro. Questo è il secondo lavoro per Ivan Mihaljevic, chitarrista croato che già con il precedente “Sandcastle” ha raccolto consensi un pò ovunque riuscendo a dare di sé l’immagine di un chitarrista che non punta solo al virtuosismo e tecnicismo fine a sé stesso, ma che cerca di dare anche una forma canzone ad ogni brano, sia cantato che non. Le sue influenze vanno ricercate senza ombra di dubbio nelle opere di Richie Kotzen, così come il suo stile è molto vario, partendo dai virtuosismi fino al gusto di scrivere anche delle semplici hard rock song. “Destination Unknow”, si differisce dal precedente album proprio perché cerca di arrivare ad un pubblico non solo chitarristico, ma anche nel più profondo del cuore di chi ascolta. Il suo intento è quello di mettere in risalto le sue indubbie capacità compositive, anche quelle vocali, ed è proprio questo che mi spinge sempre di più a paragonarlo a Richie Kotzen, un accostamento utile solo per darvi un indirizzo preciso, perché Ivan ha dalla sua una grande originalità e personalità. L’album racchiude una serie di ottimi brani come “Instant Star (Add Water)”, un hard rock moderno sorretto da una forte sezione ritmica formata da Majkl Jagunic al basso e da Alen Frijak alla batteria, con la voce di Ivan veramente perfetta per un brano di questo tipo ed il guitar solo ha momenti di puro feeling ed altri dove il virtuosismo non guasta affatto. Si prosegue con “The Curse”, introdotta da un arpeggio e dalla melodica voce di Ivan, un brano che poi cresce diventando un’ottima power ballad impreziosita da un solo di estrazione hendrixiana ma contemporaneamente attuale. Il cd non ha assolutamente cadute di tono ed i brani più importanti sono “Choose Pies”, splendido strumentale a tratti anche progressivo ricco di fraseggi e guitar solos eccellenti, “Dreamscapes”, altro strumentale dove Ivan duetta con due grandi chitarristi come Brett Garsed e John Denner. Da segnalare anche le ambientazioni acustiche e folkloristiche del brano acustico, “Shadows”, ed i due strumentali, “The Pirate Song” e “Sorry Pt. I”. A seguire troviamo “Sorry Pt. II” ricca di splendidi momenti che mettono in risalto tutto il talento a 360° del chitarrista. Due parole anche per “Your Plane Flew Away”, una fusione tra hard rock, blues e funky, con ospite alla chitarra Phil Hilborne. Chiude “Hollow Wish”, brano di sette minuti introdotto dal rumore del mare e dal cantare di gabbiani in cui la voce di Ivan ci accompagna fino ad un guitar solo superlativo. Ivan Mihaljevic è un grande chitarrista e compositore e questo suo nuovo cd ve lo consiglio vivamente, se vi piacerà magari potrete provare anche il precedente “Sandcastle”. (Fabio Loffredo)

Pubblicato il 10 luglio 2011, in Recensioni con tag , , , , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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