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METAL CHURCH: due parole sulle anteprime del nuovo “Generation Nothing”

metal churchSta per uscire il nuovo album dei Metal Church, come per molti casi simili potrei chiuderla qua. La Chiesa Metallica è stata uno dei miei più grandi amori in gioventù, tanto che i primi quattro dischi, seminali per la mia formazione personale, ancora sovente girano nel mio stereo ad alto volume. Leggi il resto di questa voce

Nostaligici dei seventhies o del power americano? VICIOUS RUMORS VS VOID OF SLEEP

Partiamo senza paura con un live che non lascia spazio a dubbi di sorta, preciso, potente e veloce, in perfetto stile Vicious Rumors, “Live You To Death”. Il nuovo frontman, Brian Allen, non fa rimpiangere i vecchi fasti di un gruppo che non è mai esploso commercialmente ma che è sempre stato in prima linea nel panorama metal e power metal (ad eccezione del molto criticato intermezzo hard rock del deludente cd omonimo datato 1990). Leggi il resto di questa voce

#2 This is True Metal: i dischi più cult che il metallo ci ha regalato negli anni ’80!

Visto il successone imprevisto della prima puntata (adoro questo linguaggio televisivo), sono ben lieto di presentarvi una seconda carrellata di uscite ‘cult’ degli anni ’80, dischi polverosi e sporchi, maleodoranti di pelle e borchie che la mia collezione ha ingoiato e dimenticato tra chili di polvere e ricordi andati a farsi benedire. Siete pronti? Ok, allora fatemi recuperare il mio giacchetto di jeans senza maniche con la toppona dei Tank e si parte! Leggi il resto di questa voce

#1 This is True Metal: i dischi più cult che il metallo ci ha regalato negli anni ’80!

Certe volte l’aria della campagna marchigiana fa brutti scherzi. Sarà il vino, saranno i formaggi, i sapori del pane cotto a legna, i salumi, non lo so, però questo è quel periodo dell’anno in cui per certi versi regredisco e torno sedicenne. Allora vado con la testa ai ricordi, a quando indossavo rigorosamente il mio giacchetto di jeans senza maniche con la toppona dei Tank sulla schiena, ascoltavo tutto il giorno “In The Sign Of Evil” dei Sodom e, le poche scopate che mi facevo, erano puntualmente con dei cessi indefinibli. Erano gli anni ’80, ero poco più che quindicenne. Me ne andavo a zonzo per Roma con il mio Specialino 50, che tempi. Leggi il resto di questa voce