Cazzo che botta! Quando la merda è più buona della cioccolata: METALLICA – “St. Anger”

Lo so, lo so, non dovete dirmi niente, “St. Anger” è registrato da schifo e suonato anche peggio. E’ prodotto come si potrebbe produrre un film low cost, con una serie infinita di copia e incolla, senza un’anima, senza una sola idea. Come se non bastasse non c’é un assolo che sia uno ed in alcuni momenti i 4 di Frisco sembrano fare il verso alla più triste band nu metal. Se tutto ció non fosse abbastanza, va ricordato che il rullante senza frusta ha quel suono da bidoncino che neanche gli Stomp. Fin qui tutto verissimo, peró dobbiamo rileggere la storia con il linguaggio della verità, non solo con luoghi comuni o prese di posizione. Per questo dico che ci sono dei momenti eccellenti tra i solchi di “St. Anger”, anzi ci sono dei riff che spaccano, vedi “Some Kind Of Monster”, “Invisible Kid”, “Frantic”, “Sweet Amber” o la title track, magari i brani in quanto tali sono esageratamente dilatati e ripetitivi, ma ogni volta che inizia a girare il riff portante, ragazzi, è innegabile che sono devastanti, con la voce di Hetfield sofferta abbestia, con quegli urli che sembrano sgorgargli dalle viscere, roba inaspettata per chi era abituato alla perfezione e compostezza delle precedenti produzioni. Finanche il primordiale “Kill’Em All” era ben più ordinatino dello sbavato “St. Anger”. Rabbia, rabbia ed ancora rabbia, frustrazioni e rabbia su rabbia, una violenza cieca, senza un senso, una serie di riff montati con il pc con sopra quattro frasi alla cazzo scritte su di un pezzo di carta, tutto messo lì senza poi chissà quale logica o scopo da raggiungere, quasi come se stessimo parlando dell’urlo liberatorio di chi ne ha le palle piene, non di un album di heavy metal. Unico vero traguardo tirare fuori un album, come veniva veniva. Secondo me è vero ciò che scrisse Kerrang! su questo disco, ovvero che non va visto come una normale produzione al pari di “Master Of Puppets” o “Load”, ma come la testimonianza immutabile di un periodo di crisi profonda, l’abbandono di Jason, i problemi con l’alcool di James ed il conseguente scioglimento evitato per un pelo. “St. Anger” è il più grande capolavoro machiavellico di Bob Rock che, non solo è riuscito a rimettere insieme i cocci di una storia che sembrava irrecuperabile, ma è riuscito a registrare un disco impossibile, impossibile perché nessuno alla fine lo voleva fare. Tutto questo rende “St. Anger” qualcosa di speciale, una schifezza che ogni tanto non puoi fare a meno di ascoltare per motivi antropologici. (Aldo Luigi Mancusi)

Pubblicato il 29 luglio 2012, in So Bad So Good con tag , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 4 commenti.

  1. Grande pezzo Aldo 🙂

  2. ecchairagggione

  3. Vergogna inaccettabile! La quintessenza del disgusto….
    Luke Bosio

  4. Forse il disco più brutto degli anni ’00…e lo dice uno che si nutre di noise, bassa fedeltà e musica cacofonica a più non posso, non di certo un True-Metaller nudo e crudo! Mi tengo Kill ‘Em All dei Metallica, dai miei ricordi di adolescenza metallara!

Lascia un commento