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Volete il disco “heavy” dell’anno? Eccovi serviti: beccatevi “Sister” degli IN SOLITUDE!

InSolitude-SisterRicordo qualche anno fa al Bronson a Ravenna un concerto a dir poco magnifico dei Pentagram, di ritorno in Italia dopo tanto, tanto tempo. Inutile stare a dire quanto sia stato incredibile, ma voglio piuttosto soffermarmi sulla band di apertura, al tempo semisconosciuta, gli In Solitude. Leggi il resto di questa voce

BLACK WIDOW RECORDS: le nuove oscure profezie!

In passato abbiamo già dato spazi simili alle nuove produzioni della casa discografica genovese, una cosa che oggi siamo fieri di portare avanti e di cui anche in futuro non ci priveremo. Il perché? Tranquilli, non ci passano bustarelle sotto banco, semplicemente ribadisco quanto sempre affermato dalla notte dei tempi, sono l’unica realtà che in Italia, con coerenza e professionalità, porta ed ha portato avanti un discorso fatto di doom, dark, hard rock e progressive, tutti argomenti verso cui noi Iommi maniaci siamo molto sensibili. Leggi il resto di questa voce

Gente nata nel periodo sbagliato: WITCHCRAFT – “Legend” (Nuclear Blast)

Mentre penso alle folli notti che mi aspettano con la mi dicono bella Titti Angeramo, nostra collaboratrice che ho saputo vorrebbe divenire la mia fidanzata, ma che se gradisce colmerò solo di tanto sesso essendo ahimé sposato con prole, mi distraggo ascoltando in modo vizioso il nuovo “Legend” dei miei amati Witchcraft. Debutto su Nuclear Blast dopo anni passati in casa Rise Above, questo disco non cambia di una virgola quanto la band ha inciso fino al penultimo “The Alchemist”, parlo dell’immutata formula beat prog anni ’60, a tinte darkeggianti, vintage abbestia. Come ho detto in alcune occasioni conviviali, i Witchcraft sono una di quelle band che sarebbe dovuta nascere, crescere e morire in contemporanea con gente come Coven, High Tide, Bodkin, Quatermass e Black Widow, finanche i suoni e la produzione sono old fashioned, roba da non crederci. Leggi il resto di questa voce

BLACK WIDOW – “Sleeping With Demons” (Cargo)

Clive Jones è un vecchio amico, ma in vita mia tutto avrei pensato tranne che un giorno avrei avuto l’occasione di recensire un nuovo album dei Black Widow, cult band progressive scioltasi nel lontano 1973 che sconvolse il Regno Unito per i suoi testi esplicitamente satanici e per gli show ai limiti del censurabile. Avere tra le mani un nuovo album di inediti firmato dagli stessi autori di uno dei dischi fondamentali del dark sound tutto, “Sacrifice”, per il sottoscritto è stato un momento di quelli che ricorderò per sempre. Lo so, non dovrei pormi da fan, è poco professionale, ma qui non stiamo parlando di una band qualsiasi, stiamo parlando di uno dei pilastri della storia della ‘nostra’ musica, forse l’unico nome che per oscurità può considerarsi qualitativamente vicino ai più inarrivabili Black Sabbath degli esordi. Leggi il resto di questa voce

GHOST – “Opus Eponymous” (Rise Above)

A grande richiesta vi presentiamo la recensione del debutto dei Ghost. Da quando abbiamo citato questo disco nella playlist di Brutal Crush ci avete letteralmente sommerso di richieste su questa band, così siamo ben lieti di narrarvene il poco che si sa. “Opus Eponymous” è il debutto di questo misterioso combo svedese, misterioso perché non si conoscono né i nomi né i volti dei componenti. Leggenda vuole che Lee Dorrian li abbia scoperti grazie ad una cassetta (non un cd o un file mp3, ma una cara vecchia musicassetta) priva di mittente e recapitata nei suoi uffici della Rise Above. Ascoltato il nastro, Dorrian sembra non si sia fatto pregare ed abbia immediatamente messo sotto contratto questi ragazzi. Leggi il resto di questa voce

BLACK WIDOW RECORDS: le nuove maledizioni!

Chi vive a Roma, è un appassionato di musica ed ha superato i 30 non può non ricordarsi di un negozio, Disfunzioni Musicali, la terra promessa di chi cercava l’introvabile o l’insentibile, dipendeva dai casi. Da Disfunzioni ci sono praticamente cresciuto, ricordo quando passavo intere giornate ad imparare dai miei amici commessi, tra cui il grande Massimo che, se mai mi leggesse anche per sbaglio, colgo l’occasione per salutare. In quel negozio ero un buon amico di tutti ed era sempre un piacere andarci, fin quando poi non ha chiuso. Vi dico ciò perché a suo tempo c’era un piccolo scaffale interamente di vinili dedicato esclusivamente alle produzioni della Black Widow, ricordo ancora quelle bellissime copertine, il profumo che emanava il cartone che custodiva gli lp… Leggi il resto di questa voce